mercoledì 20 luglio 2016

L'Apeiron di Anassimandro

Non ce la faccio più.
Voglio il cielo blu.
E voglio smetterla
di fissare la mia immagine riflessa
sotto le luci dei camerini
e dire a me stessa che devo smetterla di guardarmi in quel modo.
Vorrei smetterla di fissarmi
da ogni angolo e prospettiva
chiedendo all'altra parte di me di chiudere gli occhi
e di non guardarmi neppure oggi.
Non sono più sicura
della mia delicatezza nel portamento
non sono più sicura
che questo seno e questi fianchi
siano cose belle da accarezzare, magari baciare.
Togliere gli occhiali, togliersi i vestiti
e convincersi di essere bella
in un vestito troppo stretto
incastrato tra le braccia di un corpo che non veste la S.
Non ce la faccio più.
Voglio il cielo blu.
Poverina, dici sarcastico tu.
S di snelle
S di stupendamente scheletriche
S di stronze.
Voglio poter essere materia.
Solo materia densa colorata di blu
che vortica e vortica
senza squame, senza corpo, senza nome.

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