domenica 1 settembre 2019

Dopo la pioggia

Coi fantasmi sempre dietro l'angolo, vivo piccoli attimi di felicità, così piccoli che non lasciano un sapore deciso in bocca.
Coi fantasmi sempre dietro l'angolo cammino, corro, non so dove vado.
Ovunque pur di uscire dalla zona nera.
Ma non esiste zona nera quando la zona nera è nella tua testa. Non puoi fuggire da te stesso. Non c'è via d'uscita dall'oscurità che hai costruito attorno a te. 
Potrai costruire feritoie, ma avrai paura della luce. E anche quando la luce non ti farà più paura non ti basterà quella feritoia per uscirne fuori.
Potrai colorare la tua oscurità. Pennello e tavolozza e disegnerai quanti orizzonti, quanti tramonti, quanti prati fioriti. Ma prima o poi quello spazio sarà completamente dipinto e non basterà. Sarai ossessionato dagli stessi colori, le stesse forme e maledirai il giorno in cui hai pensato di potercela fare. In cui eri sicuro di avercela fatta.
Potrai cercare un modo per uscirne. Forse lo troverai, ma ti renderai conto che un modo per uscirne non c'è: perchè è uno sforzo immane saltare attraverso la tua oscurità, è un salto faticoso che richiede tempo, determinazione, sacrificio. E poi ti accorgerai che ci vogliono dieci anni per uscire da quel tunnel ed un minuto per rientrarci.
Perchè se sei caduto nel baratro, sentirai fossi sotto ai tuoi piedi per tutta la vita. Se sei stato tradito, sentirai quel "fetore" ovunque volterai il viso. Se hai odiato, ripudiato, distrutto te stesso, per tutta la vita sentirai la necessità di punirti.
Dopo la pioggia viene l'arcobaleno. Ma non scordarti del fango, delle pozzanghere, del freddo nelle ossa che rimarrà sempre lì. Testimone del passato e giudice del presente.