giovedì 11 febbraio 2021

Autopsia


Ho letto libri
Scritto poesie
Ascoltato canzoni.
Studiato la letteratura italiana 
Quella inglese 
E un po' anche francese.
Mi sono imbottita di parole.
So usarle bene:
Per argomentare 
Per dissimulare
Per litigare
Per chiedere scusa
Le ho usate o sempre o mai.
Le abbandono
Ma riescono a mangiarmi ogni volta.
Le censuro 
Ma loro si imbiancano un'altra volta.
Non esiste nero e scuro
Esiste grigio.
Ma persisto.
Ho scritto lettere e canzoni
ho comunicato con suoni parole emozioni.
Nonostante perdo il fiato 
Non resta che tutto incomunicato.

2 commenti:

  1. Comunichiamo a noi innanzitutto. Quindi se anche urlassimo nel vuoto, scrivessimo sulla sabbia, parlassimo nel vento. A noi urliamo, scriviamo, parliamo, confidiamo. Ci comunichiamo che stiamo (r)esistendo.

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    Risposte
    1. Hai proprio ragione.
      A volte noi stessi ci mandiamo segnali di cui non ci accorgiamo. Forse questo silenzio non esiste ... è solo impercettibile alle mie orecchie.

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