martedì 7 luglio 2020

Il tempo della memoria


Alla fine del tutto ... cosa ci rimane se non la memoria? Una memoria che si modifica, si logora, fino a disperdersi nella sua astoricità.
Indagare la memoria è indagare se stessi. E se la memoria è costellata di impressioni, emozioni e sensazioni, che senso avrebbe corromperla a posteriori? La memoria è già successa, finita, conclusa. La memoria è già.

Dimostrò tutto il suo ardore 
correndo all'indietro verso il tempo.
Ricercava quel perduto calore 
ignorando il prolungato maltempo.
Doveva trovarla, per possederla in anticipo
risparmiandosi gli anni, evitando quel bilico.

Tuttavia non sapeva che il percorso era tracciato
e che tornare al tempo zero non era proprio necessario.
Rivide in limine il passato
fino al giorno che per la prima volta fu il suo avversario.
Seduti attorno a un tavolo sfiorandosi gli animi 
discutevano dell'oggi con toni acidi. 

Lei distante, sempre scontrosa
sputava monosillabi con aria altezzosa.
Che stronza, pensò
ma se è la donna della mia vita poi lo capirò.
Non sapeva che quella voce e quelle mani
avrebbero deciso per tutto il suo domani.

Discorreva nel tempo, cercando quel momento
lento e deciso ... come quel bacio che rimase in inciso.
Sperava che il tempo gli desse risposta 
ma non c'era più alcun trofeo in posta.
Solo se stesso, un gatto nero ucciso
che vagava nel tempo, fino all'ultimo avviso.



1 commento:

  1. Sono affascinato dai loop temporali, dallo sfalsamento del corso del tempo, dal sognare un ritorno indietro o un salto in avanti.
    Così tanto affascinato da rischiare di bruciare il presente.
    L'unico attimo non manipolabile col senno di poi.

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