venerdì 20 aprile 2018

Nessi e compromessi

Fumo per tutta la noche
penso ad un modo per andarmene.
Ballo un mambo con la morte
giro Santa Maria per rinascere.
Ne accendo una per chi non c'è più
una per chi se ne è andato via.
Lungo le coste di Malibù
la mia voce segue quella melodia.
Sai che ho la testa sulle nuvole
che non ho intenzione di scendere.
Non ho un piano, né schema, né regole. Non avrò mai niente da perdere.


Ho sempre voluto avere il carattere di mia madre.
Soprattutto se penso: di avere gli stessi occhi di mio padre e la stessa forza di mio padre - di stesso modulo e di verso opposto -.
Risolutiva, immediata, veloce, determinata, senza schemi e regole, libera nel libero fluire istintivo delle azioni. 
Così è mia madre, così non sono io.
Il mio intelletto procede per sezioni, successioni; filtra il materiale quotidiano attraverso limiti, postulati, regole di precedenza, schematizzazioni ed eventi pianificati.
Il mio intelletto è una macchina e la mia sensibilità non è né eretta nella sua impostatura né fredda e pianificatrice come la mia mente.
La mia mente è una torre in cui ascensori salgono, scendono, si bloccano, sbagliano piano e mi costringono a trovare nessi e compromessi per fare bene ciò che la mia mente deve saper fare: ragionare.
La mia sensibilità è invece quel fuoco che distrugge la mia torre indistruttibile e sì, mi grida un messaggio nelle orecchie che risuona quando la mia anima non ha voce: stai sbagliando tutto. Tu non sei il tuo artificio.
Alla resa dei conti, è sempre la mia sensibilità ad essere la causus belli nella mia mente. La mia giornata è un piano, uno schema e la regola che deve essere rispettata ne è una: rispettare l'intero piano, per filo e per segno.
Mente metodica ed analitica, così una persona che ho smesso di conoscere mi ha definito. Se magari funzionasse come si deve, la mia mente.
Se lasciassi le cose succedere da sé, se dedicassi il tempo non a pianificare ma a lasciarmi andare, magari la mia mente funzionerebbe uniformemente, bilanciando mente e sensibilità, istinto e ragione. E no, non sarei tranquillo, perché la tranquillità è privilegio di pochi momenti.
Almeno non sarei in bilico ma in equilibrio, non in tranquillità ma neppure in tensione.

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