domenica 19 giugno 2016

Venere

I
Come Lancillotto e Ginevra
e Paolo e Francesca
fisseresti le mie labbra
senza il permesso o la costrizione
di baciarle?
Stringi le tue mani sui miei fianchi
spingimi nell'azzurro limpido
della camicia che hai stasera
e tuffati nella miriade dei miei capelli
sciolti, lunghi fino ad accarezzarti le mani.
Balla con me, stasera
e bacia i miei sorrisi cuciti di rose.
Non aver paura delle spine, premono sul mio palato
ma vorrebbero sapere del tuo calore
piuttosto che del mio sangue.
Ti tengo le mani sulle orecchie
per non farti sentire le strilla.
Questo è un mad world, stella.


II
E' amara la tua bocca sulla mia
amara come il liquore che hai versato nel mio cervello
quando dicesti che
è l'amaro dei giorni che hai passato senza me.
Avrei dovuto immaginarlo
che l'amaro ad aggredire le mie labbra
altro non era che il marcio risultato
della saliva di Barbie
mischiata, miscelata, shakerata con la tua.

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