''Odio gli indifferenti. Vivere vuol dire essere partigiani. Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L'indifferenza è il peso morto della storia. E' la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi più splendenti.''
venerdì 30 settembre 2016
Ed io che sono
O non sappiamo chiedere scusa, o di scuse ne diamo fin troppe, o inventiamo fin troppe scuse.
E' un meccanismo senza scrupoli, una serie di rotelline nella nostra testa che o vanno in avanti o vanno indietro, a seconda delle persone con cui abbiamo a che fare.
Quando lo guardo dopo averlo picchiato a parole, non so chiedere scusa. Muoio per il senso di colpa, giuro. Mi si asciutta la gola, i miei occhi potrebbero urlare che mi dispiace, che sono una stronza, eppure sembrano privi di vita. Me lo dicono sempre, che divento glaciale in certi momenti e i miei occhi fanno paura. Fanno paura persino a me, quando nella mia mente risuonano i tre aggettivi terribili che ha usato: apatica, fredda, insicura.
Chiedo fin troppe volte scusa quando la colpa è solo mia, e sono scuse finte e fatte di plastica quando capisco che il bene può essere tutto e può essere niente.
Essere tutto, che significa? Essere tutto, essere la sola cosa.
Essere niente, che significa? Essere poco, se lo si avvicina agli altri tremila lati di un rapporto.
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Mi e' naturalmente venuto in mente il Canto Notturno ... ma non capisco se c'e' un nesso.
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=gOOf7Rxh48M
Ciao,
Gio
Mi ha fatto piacere il tuo commento, avevo proprio bisogno di un commento del genere.
EliminaIl nesso c'è ma non saprei dirlo al parole, è una bellissima interpretazione.