martedì 16 agosto 2016

Sì, ieri 15 agosto avevo proprio tanti impegni


Non muore mai quello che sei.
Non muore mai la tua parola.


Molte volte mi capita di passare ore ed ore a leggere gli stessi blog.
Per la maggior parte, sono blog vecchi, blog ''inaugurati'' anni ed anni fa. La metà di questi non è sopravvissuta: ultimo post 2014, 2012 ... eppure mi piace leggere cronologicamente ciò che è stato reso per un certo verso pubblico.
Crescere non significa farsi crescere la barba, né compiere diciotto anni, né laurearsi e spostarsi perché, come sento dire spesso qua, ''l'italia non ha nulla da offrire''. Queste, sono piccolezze. Si cresce indifferentemente dagli anni, dalla barba, dall'indipendenza che acquisiamo col tempo. C'è chi cresce presto, chi cresce a quaranta anni, chi non cresce mai, chi è cresciuto troppo.
Che tu sia bimbo o adulto, ragazzo o uomo, l'unica cosa che testimonierà la tua crescita è il modo di pensare, di ragionare.
Ricordo, anni addietro, di essermi fissata su alcune cose che pensavo fossero giuste. Pensavo stronzate e mi dicevo che non erano stronzate, anzi, ero un genio. Io avevo capito qualcosa del mondo che gli altri non sapevano e mi sentivo quasi privilegiata, perché capivo cose che gli altri non capivano, perché sapevo cose che si imparano dopo anni. Tutte stronzate: assieme a noi, cresce il nostro pensiero, la nostra parola.

Crescono le nostre esigenze, i nostri obiettivi e il nostro modo di essere. Non ce ne accorgiamo nemmeno.
L'unica cosa che prova la nostra crescita morale o mentale che sia, è la scrittura.
Pensateci: scrivete perché avete qualcosa da dire e se scrivere è un'inclinazione scriverete per tutta la vita (non per forza su un blog, non per forza perché sarete scrittori, semplicemente perché è il vostro modo di far chiarezza con voi stessi). Ed è per questo che il nostro modo di scrivere si evolve, si fa l'unico vero spettatore del nostro vivere, crescere, imparare dalla vita.
Voi direte che ho fatto la scoperta dell'acqua calda e forse è vero. Non mi sono mai fermata a pensarci, però.
Ho letto blog di persone che nel marzo 2009 temevano di non innamorarsi mai più e che nell'ottobre 2014 si sono sposate. Ho letto blog di qualcuno a cui la maturità non è andata bene e adesso sta per laurearsi in giurisprudenza. Ho letto di timori, paure, sogni, inclinazioni ma soprattutto sentimenti che sono cresciuti, che sono diventati adulti. Incredibile come la scrittura sia capace di tutto questo.
Ieri notte, dalle undici fino alle cinque ho letto la vita di una persona. Sono cresciuta, in una nottata, con una persona che neppure conosco.
E non ci sono parole. 

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