mercoledì 13 dicembre 2017

Parole da dedicarmi

Oggi, di parole non ci sono. Quelle che rimangono impresse nella mia gola,
sono solo parole masticate di perdizione.
Prenderò in prestito le parole degli altri.


Non sarà il buio a far dormire la mia anima.
Non sarà un foglio pieno di frasi che racconterà di me, come di te, in fondo di molto poi non cambia.
Lo stesso cielo, stesso mondo con la stessa rabbia.
Eh già, vorremmo che potessero tutti sentire le nostre voci e quello che ognuno vorrebbe dire.
Dobbiamo dare qualcosa in mezzo agli altri, dobbiamo stare uniti, ma distanti.
Anche se spaventati dai giorni che son più brutti preghiamo per i nostri sogni tutte le notti. Tutte le notti nei nostri sogni c'è un po' di realtà, abbiamo negli occhi la luce della libertà.
Al di là delle montagne, dei fiumi, dei mari, restiamo ciò che siamo, semplicemente esseri umani.
Semplicemente qualcosa di stupendo, qualcosa di orrendo, qualcosa che a volte non comprendo.
Forse è inutile dire ciò che si prova, è inutile cercare una parola nuova per descrivere il momento in cui so vivere meglio. Inutile aspettare che ci arrivi un segno utile.
L'impegno cos'è se non cercare di essere degno? Per questa vita è normale voler dare il meglio.
Desideriamo ciò che è inutile dicendo "voglio", non sorridiamo se non l'abbiamo dicendo "muoio".
Leggo un foglio con delle frasi che non ricordo se scritte da me o scritte da te, che importa in fondo.
Sotto lo stesso cielo, stessa rabbia, stesso mondo, lo stesso modo di dimenticare in un secondo. O di guardare sempre indietro ogni singolo giorno finché non è il nostro turno non saremo di ritorno dal viaggio che ci tiene in pugno e che ci rende simili. Tutti con la stessa paura di essere inutili.
Se hai parole da dedicarmi sono qui ora ad ascoltarle, prima di allontanarmi.
Le mie parole avranno il tuo sapore, ogni giorno di più ed ogni giorno avrò più calore.
Per ogni singolo uomo esiste un sole che nasce con te e ti sorride quando muore.
Dobbiamo solo dare il nostro amore a chi lo vuole, stare in pace anche se non si è dove ci piace, capire se è il momento di parlarsi sotto voce.
Fuori c'è luce, poi buio, poi ancora luce. Tutto quanto accade in modo rapido e veloce, tutto quanto accade in modo così naturale. A volte ci fa star bene, a volte ci fa star male e vale la pena di evadere, senza avere regole come le favole, senza la paura di sentirsi inutile.

Nessun commento:

Posta un commento