lunedì 11 luglio 2016

''Vorrei rubare i sogni a chi è felice e metterteli dentro la testa''

Quando si pensa di avere ‘’talento’’ scrivere non basta: ci imponiamo limiti, scadenze e congetture che a dir la verità non servono a un cazzo.
Io non ho mai avuto un diario segreto. Io ho sempre avuto un diario in cui ho cercato di organizzare quanto meglio possibile i miei pensieri, è così che ho incominciato a scrivere. E stare in quel periodo in cui l’unica cosa che so fare è ricopiare frasi di canzoni e frasi fatte, dette e stradette, non mi aiuta chissà quanto.
E’ che quando si pensa di avere ‘’talento’’ si punta sempre al massimo, si prendono come unità di misura i nostri lavori più belli.
Tempo fa ho scritto una poesia di cui sono praticamente innamorata. ‘’Genuina insicurezza’’. E adesso vorrei scrivere tremila poesie belle quanto quella.
Eppure a volte non ci si rende conto che il nostro meglio non è ciò che si può effettivamente dare in quel momento. Chi mi dice che scriverò qualcosa di bello quanto quella poesia? E chi mi dice che non scriverò una ancora più bella? E chi mi dice che non scriverò mai più una roba simile?
Forse dovrei accontentarmi, forse dovrei scrivere senza intralciare la mia stessa strada. Scrivere le cose così come stanno, senza per forza scrivere qualcosa di effettivamente bello.
E’ così stupido riempire fogli di frasi che per noi contano tanto ma han contato un sacco per altre mille persone. Io voglio qualcosa per me, solo per me, che capisco solo io, ma non ci riesco.
E quindi? Quindi che si fa? Riempio il cellulare di canzoni, riscrivo testi che so a memoria per far scattare la scintilla. Per una cazzo di ispirazione.
Mi sento una bambina. Una bambina che ha bisogno di scrivere stronzate piuttosto che affrontare le cose di petto, scoprendo gli incisivi.
Io vivo nella mischia ma ci vivo da isolato. Lo scrive Mezzosangue ed io mi sento proprio così. Isolata. Non sola. Perché io non sono sola, è una parte di me che respinge l’idea di stare con gli altri.
Ed è questa stessa parte di me che mi sta dannando l’anima.
Esco, compro, fumo e sono così depressa che non mi sballo nemmeno più come prima.
La cosa più tremenda è stata stare con gli altri e non ascoltare nessuno di loro.
La gente ti chiede che pensi e tu non pensi a niente. Forse non ho voglia di ascoltare nessuno. Forse non mi va di fare niente.
Ma al diavolo.
Al diavolo me che non capisco mai come sto. Perché?

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