domenica 20 dicembre 2015

Risparmiami gli psicodrammi

''Risparmiami gli psicodrammi su quanto sei evoluto come uomo, capito "Darwin"? Se niente è eterno come dici tu, quando ne parli, i mai e i sempre non dovresti proprio usarli. In ogni caso, tu vai avanti ed io sono fiero di me e certe cose tu prova solo a ripeterle. Le tue promesse camuffate da minacce se sei un amico vero, ora vieni a dirmele in faccia''.

Non mi hai mai lasciato la mano.
E giuro che, pur se sudata, la mia mano era calda
e non ho mai avuto paura del calore che mi hai dato.
La tua stretta era salda
mi tenevi per non perdere te stessa
ed io ti tenevo perché non volevo ti perdessi
e adesso che piano piano il sudore per così tanto calore ti fa scivolare lontano da me
sono io che muoio di freddo
e sento di star perdendo ogni parte di me.
C'è la mano di chi ti ama a non lasciarti mai
e nonostante tu mi voglia bene
devi ammetterlo
il bisogno della mia stretta, che dicevi fosse così importante, non ce l'hai.
E quindi non voltarti indietro.
Non voltarti se mi vedi accovacciata su me stessa con le mani infreddolite per la bufera
e non guardarmi
e non camminare indietro, verso di me
solo perché ti senti in debito per tutte le volte che ti ho messo il cappotto e ti ho accarezzato il viso
con le mani che sanno del mio calore.

Porta con te stessa tutte le volte che per lasciarmi la mano
hai preferito dire una bugia
e portati sulle spalle tutte le volte in cui ti si leggeva negli occhi
l'assenza di necessità nelle tue parole.
Che tu possa camminare, mano nella mano con chi ti ama
su due trampoli di impotenza e insofferenza.
Che tu possa ricordarti di quanto male fai
e di quanto male facciano tutte le cose che mi fai
e che non pensavo fossi capace di fare.



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