martedì 10 luglio 2018

We watched the sunset over the castle on the hill




Sono passate settimane dal ventotto giugno, il giorno in cui ho sostenuto l'esame orale. E in tutto questo tempo, tra un libro e l'altro e tra una sigaretta e l'altra, non ho mai avuto la convinzione di dover scrivere. Mai fino ad ora: mi ci sono preoccupata tanto e adesso, con una certa lucidità, posso dire che l'esame di maturità è stata una bella esperienza.
Sconvolgente della prima prova è stato il brano di narrativa nell'analisi del testo poetico; della seconda prova è stato eccitante dover tradurre Aristotele; della terza prova mi hanno agitato i calcoli di matematica e soprattutto i miei vuoti di memoria. L'esame orale poi ... il commissario di greco latino mi ha vivisezionato al punto che il mio amatissimo professore di storia e filosofia ha esclamato ai miei amici in aula:''A momenti Giovanna la picchierà''.
Il mio esame orale non è stato una passeggiata, la commissaria di scienze mi ha fatto fare degli esercizi di chimica che a dirlo adesso non so neppure cosa siano! Tutto sommato, me la sono cavata. E proprio conversare con la commissaria di scienze non è stato come essere in esame, ma è stato come fare lezione in classe. Io scrivevo gli esercizi e mi ha messo nella condizione di correggere i miei stessi errori.
E' stata una bella esperienza, durata un'ora e mezza, ma pur sempre bella ed istruttiva.
Appena concluso il mio orale son corsa fuori. Ho fumato tre sigarette di fila e credevo di essermi giocata tutto: pensavo agli esercizi di chimica o al fatto che la prof contestasse qualunque cosa riguardo il mio punto di vista e mi dicevo che i miei punti allo scritto sarebbero valsi a poco. Fin quando la mia professoressa di italiano mi ha sussurrato:''Brava, hai fatto un bell'esame. Hai mostrato la tua maturità e la commissione ti ha premiato''.
E che bel premio. 90/100.
Immaginate la mia faccia alla vista di quel voto.
Mi sono sentita appagata, soddisfatta, in pace, orgogliosa di me. Ho studiato tanto, notte e giorno si direbbe, cercando di non trascurare nulla. E' stato un voto inaspettato ed ovviamente sempre desiderato.
E spero che questo sia solo uno dei miei tanti successi, solo il primo step di una strada sempre in salata e sempre piena di vincite.
Mi mancherà tanto il liceo, perché il liceo è stata la mia seconda casa, il mio punto di riferimento. Mi mancheranno tantissimo le lezioni di storia e filosofia e di italiano. Ecco: sono ad un punto della mia vita in cui non so se rivivere il tutto e tornare indietro o se portare tutto con me ed andare avanti.
Avanti a me c'è un'incognita a cui spero di rispondere nel modo giusto. Però cazzo ... mi mancherà il liceo. Il mio liceo, la mia scuola, la mia classe, i miei compagni, i miei professori, la mezzaluna dove prima di entrare c'è la sigaretta fissa delle 8:00, l'angolo del progetto bookcrossing, i convegni in auditorium ... il preside e la presidenza. Le scale di emergenza. Le pizze della pizzeria a cinque passi da scuola. La sala professori, i bagni con le porte rotte, la professoressa C. le cui urla si sentirebbero a chilometri, la professoressa S. sempre alla caccia di chi fuma negli angoli della scuola, gli spalti in palestra.
Tutto questo mi mancherà e resterà sempre con me. Lo porterò nella mia memoria, nel mio vissuto, negli angoli più belli della mia anima. Ho amato gli anni del liceo. Io e il liceo abbiamo un legame speciale che non si spezzerà mai.
Io sarò per sempre Esposito Giovanna al primo banco terza fila sulla sinistra della cattedra. Un giorno, sarà tutto uguale ma mai così diverso: io dietro la cattedra del liceo di cui sono stata studente.



6 commenti:

  1. avere un ricordo così bello della maturità..potrebbe essere uno dei motivi per cui vale la pena vivere..
    io ne ho un ricordo pessimo.
    ma forse..meglio così.

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    1. Che piacere leggere un tuo commento!
      Meglio così? Così mi incuriosisci.

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    2. è stato un periodaccio.
      quindi preferisco non rimpiangere i miei 18 anni..
      brutta io.anche se non avevo colpe.
      brutte le compagnie.
      brutta la scuola.
      meglio "concentrarmi"su questa età adulta.
      anche se i dolori crescono in quegli anni te li porti dietro.sempre.
      ma io non voglio.

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    3. mi inserisco tra i tuoi lettori..
      così so sempre quando scrivi!
      almeno i tuoi voti sono"sudati"..
      nella mia classe no.

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    4. Esistono dei periodi neri per tutti. Anche io ho i miei e mi trascino quei fantasmi ovunque e lungo il tempo che passa. Spero tu stia bene e grazie per essere mia lettrice!

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    5. non è che ora stia proprio bene..
      ma diciamo ho più..CONSAPEVOLEZZA di me..ecco..
      e per me è importante.

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