venerdì 12 maggio 2017

Mi scuso con me stesso perché questo rende grandi



Maggio.
L'afa, le improvvise vampate di calore, l'improvviso rabbuiarsi delle nuvole che mai son state così irrequiete il mese di maggio.
La festa della mamma, le rose sbocciate che tempestano i balconi degli stretti quartieri che vedono passare bambini coi supersantos, anziani a braccetto con le loro nipoti, mamme che tengono per mano i bambini con la voglia di correre, urlare, giocare.
E' così diverso dall'inverno. A febbraio c'ero solo io, qui, sulla panchina. E questo affollarsi di rumore, di colore, di vita, mi costringe a risvegliarmi, a destarmi, dal margine di malinconia in cui precipito quando mi sento sola.
A volte mi sembra un pugno nell'occhio, questa mia tristezza patologica. E' quasi come se fosse un livido che si espande ogni giorno di più, in ogni centimetro in più. E quando meno me ne accorgo, spunta fuori, e mi si dice:''Ma cosa c'è? Che hai?'', e mi costringo scoprirmi e non dovrei, perché i lividi destano la curiosità di chi non li conosce, o di chi non li ha avuti scuri come i tuoi.
- Ma ti fa male? Come te lo sei fatta?
E toccano, premono le dita sulla macchiolina viola, sanno qual è il punto debole, lo scoprono, sapranno dove toccare, dove farti male.
E' uno sconforto dalle dimensioni oceaniche, è tutto un concatenarsi di canzoni, parole, poesie, di penna sul foglio e vorticosi graffi inutili su una tabula bianca, rasa, che soffre la franchezza di un vuoto di parole. Come se dicesse:''Fa come vuoi, fa ciò che vuoi, cuoricini, rombi, cubi, linee e disegnini, ma non scriverai. Non ci riuscirai''.
Ma qualcosa è cambiato, perché i miei occhi non mi ripetono:''Sei banale'', ma mi dicono e sussurrano:''C'è qualcosa in te che va scoperto, che va mostrato, anche se non sai di cosa si tratti. E finché non ci riuscirai, sarai banale''.


''Mi scuso con me stesso
perché questo rende grandi.
Non certo la barba, né arrivare a diciott'anni.
Tra drammi e gioie, sulla pelle ho alcuni danni
ma nel cuore porto tagli che non vogliono cicatrizzarsi.''

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