mercoledì 17 maggio 2017

Con la bocca sull'orecchio, non chiamare il mio nome

Ondulano i miei capelli sul tuo viso
e le tue mani lasciano scie di freddo sulla mia schiena
nuda, spoglia, inconsapevole dei tuoi pugnali.
Pensavo mi spingessi contro di te
contro la tua bocca, contro i tuoi baci;
pensavo mi volessi
ed era solo un modo per accoltellare in pieno,
nel punto giusto, qui. A metà schiena
a metà del mio esistere, a metà dell'istinto di difendermi.
E mentre piangevano le mie dita sul tuo viso e la mia bocca sulla tua
intanto scorreva, scorreva giù per il mio corpo, sangue rosso nero
e a me mancava la paura, mancava l'allarme
mancava il dissenso, il mio assenso
la mia coscienza.
Un punto all'amplesso, e mi mordo la guancia.
Se non ti senti amato il sesso non conta niente.

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