domenica 19 marzo 2017

Corre, pcché ten che ffà



Ho fatto docce lunghe ore, ho consumato quintali di trucco per rivendere un corpo che non ti piaceva, per coprire i segni del tuo molestare il mio modo d'essere, ho cancellato i tuoi segni dal mio corpo ed ho cancellato la tua voce, la mia voce, dalla mia testa ed ho fatto di testa mia. Ho sempre fatto di testa mia.
Ed ogni volta che tornavo a casa, mi svestivo di ciò che mi svestiva dall'essere viva e mi lavavo il viso, tu mi ripetevi sempre:''te l'avevo detto, io te lo avevo detto''.
Me lo avevi detto. Ma quando? Come? Il tuo modo di parlare è verbale, segnaletico, simbolico, sensitivo o semplicemente finto? Me lo avevi detto? Ed è possibile che io non riesca a sentire te, che sei parte di me, che sei in me, che sei me, in tutto questo diabolico silenzio? E' possibile che io riesca a perdere il mio istinto ogni volta?
Cerco scuse al mio vendermi come carne al macello, a chi mi parla non rispondo, perché non so che dire, perché è patetico parlare, e tu ti fai all'improvviso vivo e sai solo dirmi ''te l'avevo detto''.
Te l'avevo detto. Te l'avevo detto.

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