sabato 8 ottobre 2016

Proverebbero a tenerti tutti, sì, ma non me

Non fa per me.
E mi vergogna anche pensarlo.
Credo di poter aspirare a un pochino di più, pur sapendo che l'affetto non si compra con l'esteriorità.
Semplicemente, credo che non faccia per me in ogni senso, se escludiamo per un momento l'aspetto fisico.
Non trovava parcheggio ed era arrabbiato, se l'è presa con un uomo che aveva indubbiamente parcheggiato male e non è stato assai cortese ed educato. Dentro di me, mi son sentita sprofondare. Dall'imbarazzo, dalla mortificazione, dalla vergogna. Queste scene le ho sempre viste dall'altra faccia della medaglia e stare, adesso, su quella stessa faccia che ho tante volte disprezzato mi fa sentire in pena con me stessa.
E' scostumato, per quanto riguarda queste faccende. Ed io lo odio, lo odio immensamente perché così faceva mio padre  e così fanno le persone stupide, senza alcun rispetto, per l'appunto.
E' necessario dire che però mi tratta bene. E' premuroso, s'interessa, è sempre in pensiero. Sa essere assai affettuoso, con me. Ma nonostante questo, continuo a pensare che non faccia per me.
Si attacca troppo, vuole infiltrarsi troppo in certe cose e a volte non sopporto le sue stupide battutine.
O non sopporto questa sorta di intimità che vuole che si crei quando siamo tra la gente.
Farmi toccare il culo al centro commerciale o farmi palpare le tette al cinema, accanto a una mandria di bambini nella sala di ''Alla ricerca di Dory'' non è quello che intendevo quando dicevo di voler essere desiderata da un uomo.
Credere di essere la sua prima volta non è propriamente corretto, eppure si avvicina a quella che è la realtà: la sua famiglia non gli ha permesso di vivere nello stesso posto per più di un anno, si è spostato tanto ed è quel tipo di persona che coltiva sentimenti online. Me lo ha detto lui stesso: ''Ci vediamo lo stesso numero di messaggi che ci inviavamo io e V.''.
Essere la sua prima volta sapete che vorrebbe dire? Vorrebbe dire che se solo azzardassi dopo quasi due settimane a mollare tutto, ne farebbe una tragedia. Ne farebbe una soap opera.
A volte penso:''aspetta ancora un po', magari è presto per poter decidere'', a volte penso invece:''che aspetti? vuoi che ti venga legata ancor di più la palla al piede?''.
Non vuole togliere la mia indipendenza, non vuole che rinunci alla mia vita alle mie passioni e ai miei amici - di cui è gelosissimo -, ma ogni volta che se ne parla storce la bocca.
Devo fidarmi del suo affetto o del mio affetto per il mio essere sola?
Ho tante volte pensato di aver bisogno di qualcuno che mi volesse bene in questo senso, ma non così. Non in questo modo, non con questa persona.
Mi sento a mio agio, mi fa piacere stare con lui e mi fa piacere che qualcuno mi guardi con occhi diversi. E forse è proprio questo il problema: mi fa piacere che qualcuno mi guardi e mi voglia e non che mi guardi e mi voglia lui.

5 commenti:

  1. Se ti poni già tutte queste (troppe) domande vuol dire che in cuor tuo è giù finita. Ed è finita davvero.

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    1. Son la prima a dirlo quando si tratta degli altri. Quando si tratta di me, trovo sempre qualcosa che destabilizza il mio modo di pensare. C'è qualcosa che mi trattiene, ne son certa. E questo qualcosa devo valutarlo bene, non posso agire d'istinto. O forse sì?

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    2. Forse sì.
      L'istinto (se femmineo) vede molto più in là di qualsiasi ragione.

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  2. Non sono del tutto d'accordo con Euridice.. certe cose, specialmente quelle che non ci piacciono le sentiamo a pelle, sono delle sensazioni nette, molto ben definite che di tanto in tanto vengono fuori e ci mettono in guardia. Ma non è scontato che sia tutto da buttare solo perché abbiamo dei dubbi.
    Non esiste un amore certo, un amore tutto rose e fiori.
    Considera che quando sei abituata a stare sola è difficile scendere a compromessi, devi valutare da te se ne vale la pena o meno.
    I generale è utile parlare subito e chiaramente delle cose che non ti piacciono di lui con lui e vedere se la cosa si modifica. Se le tue sensazioni permangono allora conviene chiudere senza dare spazio ai drammi.
    I drammi non sono un problema tuo, deve imparare a vivere nella vita vera da sé, non puoi insegnarglielo tu .

    In bocca al lupo!

    Barbara

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    1. Hai ragione.
      Il mio istinto non mi porta a mollare tutto adesso, devo capirci qualcosa per poter decidere che farne. Ne ho parlato ieri sera con lui, anche se per mezzi termini. Conviene con me, siamo diversi, fin troppo, ma si vedrà col tempo.
      Mi sento un pochino più sollevata. Credevo di essere una stronza.

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